Italia “paradiso fiscale” emergente:
opportunità tra agevolazioni e mercato immobiliare redditizio
Negli ultimi anni l’Italia ha adottato una strategia fiscale mirata a incentivare il trasferimento di persone fisiche ad alto patrimonio, professionisti qualificati e imprenditori internazionali, proponendosi come una giurisdizione attrattiva nel panorama europeo. Questo approccio si colloca in un contesto globale in cui altri Stati – come Regno Unito, Portogallo e Spagna – hanno avviato una revisione restrittiva dei propri regimi fiscali preferenziali, generando un vuoto competitivo che l’Italia ha saputo cogliere. In tale scenario, il nostro ordinamento si propone come una potenziale “nuova residenza fiscale” per migranti di lusso, grazie a misure normative che coniugano vantaggi fiscali selettivi e opportunità di investimento, in particolare nel settore immobiliare di pregio.
Tra gli elementi che concorrono a questa nuova configurazione vi è l’evoluzione della normativa sui regimi agevolati per soggetti fiscalmente non residenti che decidano di trasferire la propria residenza in Italia. Il quadro si completa con la crescente attrattività di mercati immobiliari localizzati in aree ad alto valore paesaggistico e culturale, come la Toscana, che offrono stabilità, redditività e qualità della vita. In tale contesto, lo studio legale è chiamato a fornire una consulenza interdisciplinare che tenga conto delle implicazioni fiscali, patrimoniali e immobiliari derivanti da tali trasferimenti.
Il nuovo regime fiscale per gli impatriati
Uno degli strumenti principali è il nuovo regime per i lavoratori impatriati, riformato con il D.Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209, in vigore dal 1° gennaio 2024. Tale regime consente una detassazione del 50% dei redditi da lavoro o di impresa prodotti in Italia, fino a 600.000 euro annui, per un periodo iniziale di cinque anni. L’agevolazione è accessibile a soggetti che abbiano risieduto all’estero per almeno tre annie che trasferiscano in Italia la propria residenza fiscale, con attività lavorativa effettiva sul territorio.
A titolo esemplificativo, un professionista con un reddito annuo di 500.000 euro, rientrando in Italia e accedendo al regime agevolato, vedrà tassata solo la metà di tale importo. Con aliquota IRPEF media del 43%, il risparmio fiscale annuo stimato è di circa 107.500 euro, per un totale di oltre 500.000 euro su cinque anni.
La normativa prevede una proroga per ulteriori cinque anni, a condizione che il soggetto abbia figli minorenni o acquisti, entro diciotto mesi, un immobile ad uso abitativo in Italia. In tal caso, l’agevolazione continua con una tassazione del 50% dei redditi, ma solo fino a un massimo di 300.000 euro annui.
Residenza fiscale, requisiti e implicazioni giuridiche
L’accesso al regime agevolato è subordinato a condizioni precise, la cui verifica richiede un’attenta analisi giuridico-fiscale. È necessario trasferire la residenza fiscale in Italia, secondo l’art. 2 del TUIR, che valuta sia la presenza fisica sul territorio per almeno 183 giorni annui, sia la localizzazione del centro degli interessi familiari ed economici.
Particolare attenzione va posta ai rientri “infragruppo”, ossia quando il contribuente è distaccato o trasferito da una società estera a una italiana appartenente al medesimo gruppo. In tal caso, la permanenza all’estero richiesta è più lunga, sei o sette anni, per evitare abusi. L’Agenzia delle Entrate ha confermato tale orientamento con le risposte a interpello n. 22/2025 e n. 142/2025, specificando che il regime è fruibile solo in presenza di reale discontinuità e autonomia contrattuale.
In ottica legale, è fondamentale predisporre contratti di lavoro conformi, documentazione che dimostri l’effettivo svolgimento dell’attività sul territorio e curare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro i termini previsti.
L’assistenza legale deve inoltre coordinare la fiscalità personale con altri aspetti giuridici, in particolare famiglia, patrimonio, successori e proprietà immobiliari, soprattutto nei casi in cui l’estensione decennale dell’agevolazione sia subordinata all’acquisto di un immobile.
Rientro dei capitali e fiscalità agevolata per nuovi residenti
Accanto al regime ordinario per i lavoratori impatriati, il legislatore italiano ha previsto una forma di tassazione forfettaria particolarmente favorevole per i nuovi residenti con grandi patrimoni detenuti all’estero. Introdotta con la Legge di Bilancio 2017 e disciplinata dall’art. 24-bis del TUIR, tale misura consente di versare un’imposta sostitutiva fissa di 100.000 euro annui sui redditi di fonte estera, indipendentemente dall’entità effettiva del reddito percepito. L’opzione, esercitabile al momento del trasferimento della residenza fiscale in Italia, ha una durata massima di 15 anni ed è estensibile anche ai familiari, per i quali è prevista un’imposta ridotta a 25.000 euro annui.
Questa misura è pensata per incentivare il rientro di grandi patrimoni e attrarre individui con elevata capacità contributiva, in un’ottica di rafforzamento della base imponibile nazionale. È particolarmente interessante per soggetti che detengono redditi da investimenti, partecipazioni o immobili all’estero, i cui proventi – in regime ordinario – sarebbero soggetti a imposizione progressiva IRPEF. Il regime agevolato, invece, garantisce certezza, semplicità e prevedibilità fiscale.
Dal punto di vista legale, è essenziale analizzare la compatibilità dell’opzione con la struttura patrimoniale del soggetto, verificare i presupposti di eleggibilità e curare la presentazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate secondo la procedura prevista. In alcuni casi, l’adesione al regime può essere affiancata da operazioni di riorganizzazione patrimoniale o dal rimpatrio di asset materiali e finanziari, da pianificare con attenzione per garantire compliance, riservatezza e tutela degli interessi familiari.
Il mercato immobiliare toscano
Nel contesto immobiliare italiano, alcune aree si distinguono per la loro capacità di attrarre investimenti esteri di fascia alta. Milano continua a essere un polo privilegiato per investitori internazionali grazie al suo mercato residenziale evoluto, mentre località come Venezia, il Lago di Como e la Costa Smeralda si caratterizzano per l’esclusività dell’offerta e il valore storico-paesaggistico degli immobili. Tuttavia, è la Toscana a rappresentare una delle destinazioni più stabili e ambite, per l’equilibrio che sa offrire tra valore immobiliare, qualità della vita, patrimonio culturale e redditività a lungo termine.
Questa regione è da tempo riconosciuta a livello internazionale come un luogo in cui converge il desiderio di investimento con quello di insediamento personale. Il fascino dei borghi medievali, la diffusione di ville storiche e il radicato patrimonio artistico ed enogastronomico creano un ambiente unico, capace di soddisfare una clientela internazionale esigente. Città come Firenze, Siena e Lucca attraggono un mercato residenziale urbano di fascia alta, mentre zone come la Val d’Orcia, il Chianti, il Casentino e la costa tirrenica tra Bolgheri e Forte dei Marmi vedono una crescente richiesta di immobili di pregio destinati a residenza primaria, seconde case o strutture ricettive di alto livello.
Secondo i dati FIAIP Toscana relativi al primo semestre 2024, la regione concentra oltre un terzo dell’offerta nazionale di immobili di pregio, con una domanda in costante crescita. Il segmento extralusso – relativo a beni con valore superiore ai 3 milioni di euro – è particolarmente attivo, con tempi medi di vendita compresi tra i tre e i sei mesi. In aree di particolare prestigio, come il centro di Firenze o Forte dei Marmi, i prezzi possono superare i 10.000 euro/m², a conferma di un mercato liquido e orientato alla tenuta di valore.
Gli investimenti si concentrano su ville storiche, casali con terreno agricolo, tenute vinicole e appartamenti di pregio nei centri storici. Firenze, in particolare, è anche al centro dell’interesse per l’ospitalità turistica di fascia alta, grazie a un mix di domanda internazionale e normativa favorevole per chi decide di trasferire la propria residenza fiscale in Italia. Il contesto normativo e fiscale attuale contribuisce a rafforzare la percezione della Toscana come destinazione sicura, protetta e fiscalmente vantaggiosa.
La reputazione della regione è confermata anche dalla presenza di investitori stranieri noti, che hanno scelto di stabilire in Toscana non solo il proprio investimento, ma spesso anche la propria seconda casa. Il musicista britannico Sting, ad esempio, ha acquistato la tenuta “Il Palagio” nei pressi di Figline Valdarno; lo stilista Paul Smith possiede una villa tra Lucca e Camaiore; la scrittrice americana Frances Mayes ha contribuito a rendere famosa Cortona a livello mondiale con il libro Under the Tuscan Sun. Al di là di questi nomi celebri, si registra una presenza costante di imprenditori e professionisti internazionali, attratti da un territorio percepito come culturalmente stimolante e patrimonialmente affidabile.
In questo scenario, lo studio legale riveste un ruolo centrale nel garantire la correttezza e la solidità dell’operazione, dalla due diligence tecnico-legale alla verifica di conformità urbanistica e catastale, fino all’analisi dell’acquisto in relazione a strategie fiscali integrate, come l’adesione o l’estensione del regime agevolato per gli impatriati. L’immobile, infatti, non solo rappresenta un’opportunità di investimento, ma può costituire un elemento determinante per accedere – o prorogare – i benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.
Sinergie tra regime fiscale agevolato e pianificazione immobiliare
Il legame tra regime impatriati e acquisto immobiliare è oggi un elemento strategico di pianificazione legale e fiscale. Per beneficiare della proroga quinquennale, è necessario acquistare – direttamente o tramite familiari – un immobile ad uso residenziale, entro 18 mesi dal trasferimento della residenza fiscale. È ammesso anche il leasing abitativo.
Affinché l’investimento sia valido ai fini fiscali, l’operazione deve soddisfare requisiti sostanziali: l’immobile deve essere effettivamente utilizzato come abitazione, intestato a soggetti della sfera familiare, e non detenuto attraverso strutture elusive. La prassi amministrativa e giurisprudenziale richiede inoltre la tracciabilità dei fondi utilizzati, e la riconducibilità economico-patrimoniale del bene all’impatriato.
In casi più complessi – ad esempio, soggetti con doppia cittadinanza, trust esteri, proprietà condivise o residenza frazionata – è fondamentale predisporre una struttura contrattuale compatibile con:
- le finalità della normativa italiana;
- il diritto internazionale privato;
- le eventuali convenzioni contro le doppie imposizioni.
Il ruolo dello studio legale è centrale anche nella gestione della comunicazione obbligatoria all’Agenzia delle Entrate, da presentare secondo i modelli e le tempistiche stabilite.
Considerazioni finali e prospettive future
La combinazione tra una normativa fiscale competitiva e un mercato immobiliare di alto profilo rende oggi l’Italia, e in particolare la Toscana, una delle destinazioni più interessanti per individui ad alto reddito alla ricerca di un nuovo centro di vita e interessi. Il regime impatriati – nella sua formulazione aggiornata – non solo incentiva il rientro di capitale umano qualificato, ma si propone anche come strumento di attrazione patrimoniale e finanziaria.
Tuttavia, il trasferimento di residenza fiscale richiede un approccio multidisciplinare e strutturato: gli aspetti tributari vanno integrati con il diritto civile, immobiliare, successorio e societario. In questo scenario, lo studio legale assume un ruolo strategico nel garantire conformità normativa, protezione patrimoniale e pianificazione a lungo termine, soprattutto per clientela internazionale con esigenze articolate.
Alla luce della costante evoluzione delle norme – anche su impulso di direttive europee in materia di trasparenza fiscale – appare sempre più opportuno adottare una logica di consulenza preventiva e integrata, in grado di anticipare criticità e ottimizzare le opportunità offerte dal sistema giuridico italiano.
BBPLegal con un team multidisciplinare fornisce assistenza sotto molteplici profili:
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